środa, 7 października 2015

ravioli veg "epifanici"....

Stamattina mi sono svegliata con la voglia di panzerotti. Questi panzerotti.Pugliesi, fritti, al pomodoro, con pasta di pizza......gnam gnam.....!!!!Il maritozzo, però, conoscendoli come "pizze fritte"  non mi ha intesa e ha cominciato a parlarmi di macchinetta per la pasta e accessori vari....non avevo bene capito cosa meditasse e gli ho risposto che la macchinetta non sarebbe servita e che li avrei stesi a mano. Ma quando ci siamo chiariti, ho scoperto che stava parlando di RAVIOLI!!!! Così, un pò controvoglia ho messo su il sugo per il ripieno e preparato la pasta.SUGO PER RIPIENO: ho buttato nel Bimby una serie di ingredienti che sostavano nel frigo in attesa di una ricetta e voilà, a pennello.120 gr seitan180 gr tagliata classica Vegusto (praticamente 1 confezione)180 gr no-muh melty (formaggio vegetale che si scioglie)Li ho frullati  e ho versato300 gr polpa di pomodoro.QB aglio e maggiorana Ho fatto cuocere per 30 minuti a 100 gradi e una volta amalgamato bene il tutto ho versato in un piatto perchè si freddasse.PASTA: Nel mentre che il sugo cuoceva, ho impastato 300 gr di farina tipo "00" e 200 gr di farina di kamut con 300 gr di acqua. E il maritozzo dopo aver detto che era un pò umida l'ha tirata con il tirapasta a misura 5.Mentre che il maritozzo la tirava tutta, con grande pazienza e alta tecnica culinaria, più di quella che avrei avuto io, io aiutavo le grandi a studiaree la piccola giocava tranquilladopodichè insieme abbiamo riempito la pasta con l'apposito attrezzo per fare i ravioli che si incastra sulla macchina tirapastaCon quelle dosi di farina ed acqua sono usciti 180 ravioli che abbiamo scafonato in 5 a pranzo e altri 130 che ho messo in freezer per lasciarli una sera a cena quando sarò in ospedale. Quelli che abbiamo mangiato oggi li ho messi a cuocere in acqua, sale ed olio in una padella-tegame e li ho conditi con burro di soya, così abbiamo assaporato il gusto del ripieno dei ravioli. E' stato un successo, alla fine, nonostante il malumore iniziale, mi sono divertita e sono piaciuti a tutti. La mole di foto è perchè mi sono divertita a scattarle mentre cucinavamo. Grazie al maritozzo abbiamo trascorso una mattinata piena e divertente che si è conclusa comunque in modo leggero, grazie ai ravioli veg.E buona Epifania a tutti!!!!!

Recensione: fondotinta Maybelline Dream Satinè Fluido.

Ciao =)

eccomi qui con la serie di recensioni che ho in programma.. finito quel maledetto, ma tanto utile, project 10 pan, inizio a raccontarvi la mia esperienza con i prodotti che ho terminato..

sono sempre del parere che dopo solo pochi utilizzi, non si può catalogare e descrivere un prodotto al meglio.. bisogna finirlo e testarlo con cura.. in moda da vedere realmente che effetti si possono ottenere...

Allora.. parto con la mia prima recensione!!

il primo prodotto di cui vorrei parlarvi è il:

.....fondotinta maybelline dream satinè fluido....

Descrizione del produttore:

"Grazie alla sua speciale formula leggera con l'aria, dream satiné fluido

unisce la leggerezza della mousse alla copertura perfetta, in un

fondotinta liquido.

La sua texture si fonde perfettamente con la pelle,

rendendola liscia come seta per una copertura perfetta e senza effetto

maschera. la pelle apparirà levigata, morbida e luminosa."

Nuances disponibili:

le nuances disponibili sono 5:

ivory 10, nude 21, sand 30, fawn 40, sun beige 48

Packaging:  

pratico, comodo, permette di regolare la quantità di prodotto da erogare.

inci:

acqua, isododecane, cyclopentasiloxane, dimethicone, glycerin, cyclohexasiloxane, peg-9 polydimethylsiloxyethyl dimethicone, butylene glycol, dimethicone crosspolymer, disteardimonium hectorite, peg-10 dimethicone, cetyl peg/ppg-10/1 dimethicone, sodium chloride, phenoxyethanol, polyglyceryl-4 isostearate, capryl glycol, disodium stearoyl glutamate, peg-9, aluminum hydroxide.

inci preso dal forum "sai cosa ti spalmi?", link >here<

pao:

12 mesi

quantità:

3o ml

prezzo:

variabile, leggendo qua e là su internet, ho visto che è proposto a diversi prezzi, che partono dai 6 euro fino ai 15. io l'avevo pagato sui 9 euro. 

reperibilità:

altissima. lo si trova ovunque. ad esempio io l'ho comprato al supermercato. 

mie opinioni:

bene. incominciamo col dire che io sono ancora alla ricerca di un fondo adatto al mio tipo di pelle. a breve farò un post in cui parlerò della mia pelle.. (e chiederò tanti consigli!!) 

questo fondotinta non fa per me. 

nonostante io l'abbia comprato ai tempi perchè avevo visto un video di Lolla e tantissime recensioni positive, io non lo ricomprerò sicuramente.

è molto vellutato e facile da stendere, il colore non mi si addice, anche se ho comprato la colorazione ivory (la più chiara), è ancora un po' scuro per me..

compre abbastanza bene i rossori, anche se non fa miracoli!

ma, su di me, è un disastro. non perchè di per se il prodotto faccia schifo, ma la mia pelle.. tendenzialmente molto secca con presenza di rossori e brufoletti vari (direi mista ma non so proprio come definirla perchè è in costante mutamento), non lo sopporta proprio! 

prima di applicarlo ovviamente metto un buon idratante sulle zone maggiormente soggette a screpolature e poi lo applico con le dita per comodità.. ma ecco qui il macello.. screpolature ovunque e pori dilatati ben in evidenza..

all'inizio, mi piaceva abbastanza questo fondo, abbinato con un velo di cipria e con uno spruzzo di acqua termale (di Avenè), l'effetto non era male.. 

ma poi quando il prodotto si era ossidato, si notava leggermente lo stacco viso-collo... 

devo dire che nonostante questi effetti negativi su di me, non riscontravo comunque sensazioni di pesantezza e unto.. 

ripeto, leggendo varie recensioni, lo descrivono come un ottimo prodotto...

ma a me non è piaciuto... l'inci poi.. non è dei migliori.. c'era da aspettarselo.. 

ha una profumazione veramente molto lieve.. 

come lo applico?

con le dita, pennello, spugna asciutta e bagnata..

rapporto qualità/prezzo:

dipende dai casi.. in media abbastanza buona...

consiglierei questo prodotto?

beh.. lo consiglierei a chi ha una pelle poco problematica.. perchè di per se il prodotto non è male.. 

a chi invece, ha problemi come me, non lo consiglio assolutamente! stareste solo delle ore a coprire le imperfezioni e le screpolature che vi procura.. quindi è un "ni"!! 

ok.. fatemi sapere se anche voi avete problemi con la ricerca del fondotinta perfetto.. e se avete consigli ditemi pure!!

un abbraccio,

memi.

Repubblica democratica

 E la sovranità appartiene al popolo.Si si, proprio così!Si, Si, Si, Si.Io sono uno di quelli che esulta solo dopo che la partita è finita, solo quando ha una certa sicurezza di un risultato.E non abbiamo fatto la rivoluzione, quella non siamo ancora capaci, perché siamo ancora parecchio tonti, in verità.Però per un pochino cominciamo a svegliarci, e per oggi, quella che dovrebbe essere una cosa normale, ergo l'esercizio del nostro diritto, come popolo, di avere il potere e di esercitarlo, ci sembra una rivoluzione.Nel suo piccolo lo è: dove la tv e chi doveva fare informazione non la faceva, i singoli cittadini - quelli responsabili e che amano davvero il loro Paese- si sono uniti e sono diventati Popolo.Popolo con le balle piene, popolo desideroso d'aria nuova, popolo che si vuole riprendere quello che da troppo tempo gli si sta togliendo piano piano in silenzio.Popolo che ha il potere ed è da esempio. Una volta tanto siamo da esempio agli altri paesi dell'UE e del mondo.Una volta tanto sono orgoglioso e fiero d'essere italiano.Di essere una singola cellula che compone il Popolo.Popolo né di destra né di sinistra; semplicemente, Popolo.Popolo che se volesse farebbe imbiancare di paura i parrucconi e gli onorevoli (disonorevoli) che hanno davvero il potere.Non lo so, in rete ce ne saranno a migliaia ormai di post come questo,Anzi questo è scritto di fretta, anche..Solo volevo esprimere la mia felicità per un risultato in cui speravo moltissimo.Forse non ci sono neanche riuscito..Ma sono felice.E vi ringrazio. Vi ringrazierei singolarmente se potessi e se avessi il tempo.Menzionandovi tutti. Grazie a noi!(poi ne approfitto anche per farmi vedere sul blog.. Dopo un'assenza biblica, accidenti!)Ciao a tutti, visitors e amici!Ma che forse, dopo centocinquant'anni, ci stiamo riprendendo davvero l'Italia?Di certo questo si che sarebbe un bel regalo da farle.Spero che ci si stia svegliando davvero."..Alla riscossa stupidi, che i fiumi sono in piena, potete stare a galla.." (F. Battiato, Up patriots to arms) (magari non è la più azzeccata per il momento, ma è tutta oggi che ce l'ho per la testa..)Ah beh poi c'è anche questa...PEOPLE HAVE THE POWER!!!

Raggiungere il cielo: una santità che affascina!

Ho nel cuore e negli occhi la grande gioia della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II° e tra poco più di un mese avrò la gioia di vivere, seppure da lontano, un altra Beatificazione che ho tanto desiderato: quella di Padre Clemente Vismara, missionario in Birmania per ben 65 anni! Questa mattina, guardando queste due colombe nel nostro giardino ho pensato ad entrambi come a due amici che si sono ritrovati uniti durante uno splendido volo verso il cielo. Non è possibile metterli accanto talmente grande e diversa è la strada che hanno percorso su questa terra, ma a me piace vederli, nella luce di questa Pasqua, come due amici che si raccontano lassù, camminando accanto al Risorto, quanto ha bruciato di passione il loro cuore nel intravedere il Signore nell'uomo, in ogni uomo, nel più piccolo come nel più grande, nel più povero  come nei potenti della terra. Hanno annunciato Cristo ai fratelli con la consapevolezza che la loro vita aveva un senso e una missione da compiere: non era un dovere, non era un bisogno di affermazione o di essere al centro dell'universo per essere applauditi come eroi, era un Amore travolgente, sconvolgente e incredibilmente appassionato che circolava nelle loro vene e scappava fuori da tutti i pori della loro pelle. La gioia e la tenerezza, la tenacia e la fiducia, la sofferenza e la preghiera hanno guidato i loro passi in un cammino di santità ordinaria e infinitamente straordinaria, fuori da schemi e protocolli, capace di spalancare le porte e le finestre di tanti cuori per inondare la vita di coloro che Dio ha messo sul loro cammino, con quella gioia Pasquale che ci da la certezza che Lui è con noi fino alla fine dei tempi, ogni istante, ogni giorno per donarci la pace e per guidarci nella conoscenza del Padre in attesa di raggiungerlo nella Sua Casa dove sappiamo che Il nostro Fratello ci ha riservato un posto in una delle tante stanze che sono state preparate per noi. Papa Giovanni Paolo II° non ci basteranno i secoli per ringraziarti di averci ridato la gioia di essere Chiesa, di essere il nostro Papa che ...tutti i giorni... va a gettare le reti al largo...perché quella è la strada per incontrare  Cristo che cammina verso di noi! E tu, Padre Clemente, che mi ha gridato da uno sperduto paese della Birmania che la vita è bella solo se è  donata, hai camminato con me, una carmelitana qualsiasi di questo tempo, facendomi scoprire attraverso la tua vita e i tuoi ragazzi che le piccole cose sono una strada privilegiata per vedere Dio e per rivelarlo al mondo che ha bisogno di Lui! Ciao e...facciamo festa perchè questa festa della santità non finirà mai e ci accompagnerà sempre nel nostro tentativo di vivere la nostra giornata nella fedeltà e nell'accoglienza del Cristo Risorto oggi e sempre.

RAVIOLI ALLE ZUCCHINE

Nella nostra famiglia, quando è tempo di festeggiare una bella notizia, visto che non abbiamo tanti soldi da farci regali o andare a cena fuori è tradizione che io mi impegni più del solito e preparo una cofana di ravioli, solo per noi due.

Questa volta andava festeggiato l'inizio dell'ottavo mese di Noah, e soprattutto il nuovo lavoro di Benna; non starò a raccontare tutti i dettagli, ma vi assicuro che ce l'eravamo vista molto brutta, e invece, Positive Mental Attitude a tutto gas, e le cose belle continuano a succedere :)

Passiamo alla ricetta, semplicissima, economica, rapida (avevate qualche dubbio??) ma di grande effetto!

INGREDIENTI  x circa 33 ravioli

per la pasta:

- 200 gr di semola di grano

- 1 bustina di zafferano

- acqua calda

- 1 pizzico di sale

per il ripieno:

- 2 zucchine medie

- 1 patata

- 1/2 cipolla

- abbondante origano

- sale, pepe

Iniziate dalla pasta, come al solito impastate per bene la semola con gli altri ingredienti; unico accorgimento, come ci insegna Katy, l'acqua dev'essere calda!

Lasciatela riposare e preparate intanto il ripieno: pelate la patata e la cipolla; tagliatele a fettine sottili, così come le zucchine. Disponete tutte le verdure in una teglia da forno precedentemente unta con olio EVO, cospargete sopra l'origano, sale, una bella spolverata di pepe, e un filo d'olio.

Cuocete in forno caldo per circa 20 minuti, finchè non vedete che le verdure si sono cotte (io, lo ammetto, le ho "sbattute" nel Microonde, funzione Crisp, per 8 minuti; lo so che non è una cottura salubre, ma il caldo ha vinto sulla coscienza!!).

Ecco il risultato:

Ora non c'è bisogno di aggiungere alto, semplicemente frullate tutto col Minipimer, ed otterrete una crema perfetta, soda e saporita!

Non vi resta che tirare la sfoglia, farne dei cerchietti regolari (io ho usato un bicchiere), farcirli con un mezzo cucchiaio di ripieno e chiuderli bene, con l'aiuto di una forchetta.

Tuffateli in abbondante acqua calda salata, e scolateli non appena vengono a galla.

Noi li abbiamo mangiati accompagnati da un sughetto pomodoro, aglio, peperoncino e origano.

Da provare, fidatevi!

Regali e Voglia di Preparare Dolci

E così anche il periodo natalizio è passato. Non ci siamo sprecati per le decorazioni quest'anno, ma in compenso ci siamo rifatti sul mangiare, yum! Anche i regali sono stati apprezzatissimi e sono specialmente soddisfatta di avere finalmente tra le grinfie i dvd delle prime tre stagioni di Glee (piano piano sto cercando di collezionare tutti i box set delle serie tv che adoro... il prossimo in lista è Breaking Bad, non appena uscirà la versione definitiva con tutte e cinque le stagioni).

 

Super contenta anche dei libri ricevuti, che comprendono l'ultima opera di Zia Jo "Il Seggio Vacante", un ricchissimo e interessantissimo studio sull'alimentazione "The China Study" e la versione a fumetti de "lo Hobbit". Poi ci sono stati alcuni capi di vestiario e degli splendidi stivaletti nuovi, rigorosamente in finta pelle.

Ma il regalo che veramente non vedo l'ora di poter utilizzare, sono i due libri di cucina vegan, freschi di tiratura, che ho scovato in libreria assieme alla mia mamma, due giorni prima di Natale! A differenza dei precedenti ricettari sfornati da Cucina Etica, questi sono coloratissimi e ricchi di foto (sarà una cosa mia, ma devo dire che un libro di cucina senza foto mi mette una tristezza assurda... -.-)

In particolare mi esalta l'aver trovato un buona raccolta di recette dolci che escludono l'utilizzo di latte, uova, burro e miele. Per i primi e i secondi piatti si riesce sempre ad inventarsi qualche manicaretto anche all'ultimo momento, ma i dolci sono tutta un'altra storia!Il libro è suddiviso in sette parti: dalle preparazioni di base alle

torte e crostate, dai dolci al cucchiaio ai biscotti, paste e

pasticcini, dai gelati e semifreddi, dai dolci da chef e ai dolci naturali, per un

totale di oltre cento ricette.Appena troverò un po' di tempo, voglio proprio cimentarmi in qualche goloso dessert da far provare ad amiche ed amici! <3

Requiem per una virgola.

Per andare al lavoro con la Minuscola affronto quotidianamente tre chilometri e mezzo di controviale trafficatissimo. Il rischio minore è quello di una sportellata sui denti, visto che il 99,9% degli automobilisti se ne stracatafotte del velocipede che sta arrivando quando loro hanno appena parcheggiato e spalancano la portiera proprio mentre sto passando. Poi ci sono i pedoni che vedono arrivare il tram proprio dall'altra parte del corso, ne arriverà uno tra tre minuti esatti ma loro devono ASSOLUTAMENTE prendere quello e quindi schizzano nel mezzo di strada infischiandosene del rosso. Del resto del rosso se ne infischiano amabilmente, soprattutto se sta arrivando SOLO una bicicletta, la maggior parte dei mezzi che circolano, dal tir allo scooter.

Appena varcato lo striscione dell'ultimo chilometro inizia un tratto di pista ciclabile.

Yeppa.

Yeppa una cippa.

Percorrere quella ciclabile equivale a partecipare a una tappa del camel trophy. Innanzi tutto, proprio all'inizio, c'è la fermata del tram dal quale sciamano frotte di studenti zaino muniti che la invadono completamente e ignorano le scampanellate perché hanno nelle orecchie la cuffietta dell'I-phone, dell'I-pod, dell'I-staminchia che li rende sordi a qualunque richiamo. Poi c'è la casa di accoglienza notturna, il che significa che in estate, al mattino presto, devi fare lo slalom tra coloro che non hanno trovato posto dentro e allora dormono fuori, stendendo materassini, sacchi a pelo, coperte e corpi in ordine sparso sul tragitto. Al ritorno invece devi scansare quelli che stanno aspettando di entrare e, poiché qualcuno di loro ha notevoli tare mentali, a volte devi pure pedalare forsennatamente per sfuggire a quello che ha deciso che sei la donna della sua vita e ti insegue a braccia aperte. Vogliamo parlare del fondo stradale? Passa dall'asfalto sconnesso all'autobloccante sconnesso ai lastroni sconnessi invece pure. Un temporale medio la rende per almeno tre/quattro giorni traboccante di pozzanghere di varia profondità e sporcizia. Poiché i pedoni che percorrono i portici dall'altra parte della strada si incazzano se si trovano tra i piedi la cacca del cane o il cane medesimo i proprietari di quadrupedi portano le loro bestiole a passeggiare sulla ciclabile, molti sono i riccastri che abitano in zona e quindi le loro rollate con le orecchie e il cappottino di D&G hanno il guinzaglio estensibile e la convinzione che i ciclisti siano i loro peggiori nemici, da lì il rischio di rimanere intrecciati con loro e che il proprietario - più volte la proprietaria vecchietta bisbetica con il paltò in tinta con quello del quadrupede - ti colpisca con il bastone accusandoti di tentato canicidio. Il periodo peggiore è però l'autunno, quando gli alberi che la costeggiano perdono tonnellate di foglie che stanno settimane senza che nessuno le tolga. E mentre il mondo delle blogger romantiche si sdilinquisce in poetici post sui caldi colori del foliage io bestemmio perché il foliage medesimo mette quotidianamente a rischio la mia incolumità. Giusto un paio di mesi fa la combinazione foglie marce + cacca fresca di canide di grossa taglia + cordolo di marciapiede celato dalla combinazione dei primi due addendi mi procurò un acrobatico capitombolo che ci mancò poco mi costasse l'osso del collo. Me la cavai con una brutta botta al polso che fu dolente per una settimana.

Ultimamente si è verificato il famoso caso che fa da ultima goccia: un buontempone animalista ha deciso di aiutare i numerosi piccioni presenti in zona a passare indenni l'inverno nutrendoli quotidianamente con abbondanti dosi di pastone.

Ora:

immaginatevi me medesima che al mattino alle 7.45/7.50, perennemente in ritardo come al mio solito, mi trovo a dover fendere un convivio sul marciapiede composto da un numero imprecisato di volatili, comunque non inferiore a 50. Io scampanello e quelli prendono il volo. Tutti. Contemporaneamente.

Mi hanno già "benedetto" due volte il giaccone e una il casco e qualche giorno fa stavano per mandarmi a gambe all'aria.

Arrivo in ufficio come un'Erinni e scrivo una lettera di protesta al Comune (vi ricordate Ezechiele, non ce n'è più per nessuno eccetera eccetera?), segnalando il fatto e chiedendo l'intervento per ragioni di sicurezza dei ciclisti e di igiene pubblica.

Mi è arrivata la risposta:Gentile Signora SBULLONATA ,

la presente per informarLa che, la problematica da Lei presentata tramite MAIL del 11/01/2012, è stata valutata dall'Ufficio che legge in epigrafe, il quale ha affidato a personale dipendente del reparto STC 1, l'incarico operativo, al fine di compiere tutti gli adempimenti necessari destinati al controllo e alla verifica del caso esposto.

Al termine degli accertamenti, codesto Ufficio, Le comunicherà gli esiti.

Cordialmente,

AGS XXXXX XXXXXXChe dite, le rimando due righe di risposta scrivendo che ringrazio dell'interessamento ma spero vivamente che il reparto STC 1 sappia svolgere il suo lavoro molto meglio di quanto chi ha scritto sappia usare la lingua italiana, soprattutto la punteggiatura?

Rapporti umani DIY (Ritorno ad una pseudonormale adolescenza #1)

DISCLAIMER

Credo che l'evoluzione umana sia ancora possibile, con il miglioramento e la riprogrammazione della nostra psiche e società e con la tecnologia, e un po' per questo e un po' perché penso che le obiezioni siano il sale della vita ho la brutta abitudine di non farmi andar bene nulla. Sì, insomma, pur con tutta la più buona volontà, per certe persone potrei risultare un tantinello arrogante.

Mi rendo conto che è inutile dire quanto io pensi prima di scrivere e quanto sia propens* a vedere le cose da più punti di vista: per molti sarò sempre un* quindicenne fricchetton* che della vita non sa niente. Quindi, gente, questo disclaimer è per dirvi che, con i miei "bisognerebbe", esprimo solo i miei speranzosi ideali; non credo di essere Gesù venuto a salvare il mondo e in fondo in fondo non prendo sul serio né me né voi. Vengo in pace, distribuisco cuori e biscotti e un giorno lontano finirò persino di rompervi le palle. Amen.

 

 

 

Con la netta sensazione che questo disclaimer finirà nella pagina nel foglietto informativo, vi lascio ai miei sproloqui. Sigla!

 

 

 

Sì, sono tornat*; sì, sto scrivendo in italiano; sì, ero stat* risucchiat* (mannaggia a 'sto italiano che mi costringe a mettere un milione di asterischi) dalla gravità dell'iperspazio.

Non so che mi è preso, in questo periodo. Sono successe così tante cose che non so da dove cominciare -- e soprattutto non so cosa dire e cosa non dire.

Com'era?, "il compito dello scrittore è saper tagliare una storia e illustrarne solo le parti giuste", o qualcosa del genere? Beh, spero di riuscirci, dato che penso che il mio muscolo per la scrittura di post sia un po' atrofizzato.

Allora. Un anno di liceo è ormai andato, e scolasticamente non ho nessun debito.

Ho fatto tante cose, durante quest'anno. Mi sono depress*, ho incontrato gente, partecipato a manifestazioni, mi sono depress* di nuovo, ho scoperto come non deprimermi e cosa significano i miei assurdi sbalzi d'umore, sono andat* da una psicologa, ho scritto poco ma bene, ho pensato tanto e bene, ho dormito cinque ore al giorno ascoltato musica sei, ho fatto la stronza isterica e il camionista scaricatore di porto, mi sono sentit* Dio in terra e mi è stato detto più volte che sono stran*/interessante/intelligente/enciclopedia/sovrannaturale.

So cosa farò nella vita e finalmente so cosa amo fare, qualcosa per cui valga la pena vivere -- di questo parlerò in un altro post, eh?

So cosa farò nei restanti quattro anni di liceo al posto di annoiarmi.

So cosa significa nutrire sentimenti stupidi pur non essendo una ragazzina idiota ma solo un intelligenton* masochista.

Io so.

(Scusate la poca modestia, scrivo da una sfacciata crisi maniacale. Amo le crisi maniacali. Amo voi.)

Maaa non sono qui per parlare di queste cose. Sono qui per parlare di come è cambiato -- leggermente ma decisamente -- il mio modo di comportarmi.

Rapporti umani. Parliamone.

Io ho una considerazione forse un po' bizzarra di come gestire e intrattenere relazioni. Le vedo come un intreccio di cause (le motivazioni, consce e inconsce, ma ci sono sempre) e effetti (il tipo di relazione, insomma). Queste due categorie dipendono enormemente dalle due persone che le intrattengono -- dico "due" perché, anche prendendo come esempio un gruppo affiatato di tre amici, Tizio, Caio e Sempronio, è impossibile che Tizio si relazioni con Caio come si relaziona con Sempronio, perché sono due persone diverse.

Per questa mia concezione non credo nelle categorie fisse -- amico, fidanzato, conoscente, amante, 'sticavoli fritti -- come non credo nel matrimonio come "legame indissolubile tra uomo e donna atto alla procreazione e alla tutela di figli e patrimonio" (lo vedo più come un contratto di tutela tra gente che si ama, diciamo).

Ora cercherò di spiegarvi il mio punto di vista con vari esempi e/o metafore, come da manuale (lo faceva anche Gesù, no?).

Pensate ai vostri amici. Ne avete uno per ogni interesse che avete (o quasi), come l'amico con cui parlate di musica, l'amico che vi presta i libri, l'amico nella vostra squadra di calcio, l'amico che vi rifornisce di erba, l'amico con cui comprate scarpe. (Dico amicO perché mi pesa troppo il culo per mettere gli asterischi. ♥) Con alcuni avete più cose in comune e magari le categorie, che so, "libri" e "musica" coincidono, e con altri avete un rapporto più duraturo o intimo, condividete più idee o avete una sensibilità più affine. Ma non tutti gli amici sono uguali, quindi, per quella faccenda tanto freddina del causa/effetto, cambia anche il tipo di amicizia (anche se il nome generico del rapporto rimane amicizia).

Probabilmente non sono l'unic* a pensarla così riguardo agli amici, ma mi sembra che pochi, a parte me e una persona che entrerà in scena a breve, portino questo ragionamento anche nell'osticissimo campo dei vari """fidanzamenti""" e """innamoramenti""". (Scusate le tante virgolette, è che mi sembrano termini obbrobriosi.) Ecco. Ri-parliamone.

Quando e se siete stati con delle persone in un modo meno superficiale dell'amicizia (non che le amicizie siano superficiali, anzi; sono convinta che le più grandi "amicizie" passino automaticamente alla categoria amore, solo senza sesso&affini e/o romanticismo -- ma, siamo sinceri, il romanticismo, il sesso e gli affini fanno l'amore? Ecco, parlerò pure di questo, dai), non è stata la stessa cosa con, diciamo, i tre vostri ammori -- diciamo Tizio, Caio e Sempronio, che a quanto pare sono nomi molto diffusi?

No? Non mi sorprende. Se foste stati petulanti e un po' masochisti come me e aveste fatto un po' di psicanalisi su voi stessi, vi sareste accorti che il rapporto con il """partner""" dipendeva ogni volta da cause -- consce, inconsce, prima inconsce e poi portate a galla con l'introspezione, prima consce e poi dimenticate nei recessi della mente, meschine (ogni essere umano è un po' meschino, accettatelo e siate felici della vostra mente incredibile) o pure come la neve -- da cui il rapporto dipendeva in un modo che non immaginavate.

Bisognerebbe -- questa è la mia opinione di quindicenne, eh, potete odiarmi quanto volete per la mia saggia inesperienza -- fare un po' più di autoanalisi, anche se fa male, prima di stare con una persona. Bisognerebbe essere sinceri con se stessi prima che con gli altri. Bisognerebbe liberarci dei sogni di romanticismo (matrimonio, casa, come insegnano nei film) che spesso sono pieni di bugie e contentini, e vivere come vogliamo -- sì, nel rispetto degli altri -- guardandoci bene nel cervello.

Intendo dire: ti piace uno perché è bello? Va benissimo, l'attrazione estetica è molto ok; non sto scherzando, davvero, ognuno ama come gli capita di amare. Però non raccontarti balle dicendo quanto ami la sua personalità o cose del genere.

Ti piace uno perché scopa da Dio? ["M-ma da quando sono così poco fine?" "Da sempre, Morg, da sempre."] Idem per sopra. L'amore fisico è bello, sano e fa dimagrire, ma non cercare di camuffare la natura del tuo amore come qualcosa di romantico-preconfezionato (il MALE) (?). Vivi sincero e sarai libero. (Sempre che non ci sia qualche motivo tantrico o che altro, anche se mi pare abbastanza raro.)

Ma anche: ti piace uno perché ci puoi discutere di qualsiasi cosa, è super sensibile, super intelligente, ti conosce meglio di quanto faccia tu, fa discorsi wow? Ecco, questo è già ammmore. Non confinatelo, lasciatelo evolvere. Se non lo fa, l'importante è comunque lasciargliene la possibilità.

Ecco, fondamentalmente per me la differenza tra "amicizia" e "amore" è un certo livello di intensità e coinvolgimento. Non so quale sia di preciso, penso che cambi caso per caso, ma forse è quando entrambi ce ne si rende conto. Boh.

Ecco,   D O P O   Q U E S T O   L U N G H I S S I M O   D I S C O R S O   ho un annuncio da fare.

Dovevo imparare a non stressare i miei """amici""" e la mia migliore amica/qualcosadipiù con i miei discorsi filosofici, ma a conviverci felicemente e basta. Le persone con cui potrò parlare di queste cose -- pesanti e articolate e anche abbastanza inutili e poco interessanti -- arriveranno, un giorno, ma non devo avere fretta. Ah, e dovevo anche essere meno chiusa e a sfoderare la mia vena eccentrica dalla sua custodia di silenzio e sguardi persi.

Ce l'ho fatta, pensate un po'. Ora so convivere con persone adorabilmente infantili e poco coerenti senza modificare le mie manie di miglioramento ma senza stressare la gente, anzi, assorbendone e studiandone con gaia scienza i lati più pittoreschi.

Ho persino due migliori amiche, compagnie sporadiche, un gruppetto con cui sfasciarmi allegramente di risate e altre cose poco dubbie (questo non è il post in cui parlarne, ma mi esprimerò presto), partecipo alle riunioni della sezione giovanile dell'ANPI, eppure, signor@ e signor*, non ho perso la mia verve né il mio sfrontato, imbronciato e indipendente individualismo.

Anziii, ho sviluppato nuove teorie filosofiche psicologiche cazzonesò.

La cosa più importante è che ho una ragazza, più o meno. (Notate quel più o meno, grazie.) È la mia compagna di classe conosciuta ad agosto scorso e diventata ben presto una delle mie migliori amiche. La chiamerò M (lo so, ho fantasia).M si trova bene con la sua identità di genere: "è" una ragazza a tutti gli effetti, al contrario di me che lo sembro solo (suona male, ma è così. Lol.). Abbiamo in comune la pansessualità, cioè l'attrazione  per il pane   per le padelle  per gli esseri umani senza distinzione di genere o sesso.

Oltre a quella condividiamo l'amore per la musica, la fotografia, l'orientamento politico, la maggior parte delle considerazioni sulla società e sulle relazioni e un sacco di altra roba. Ah, e condividiamo un bong.

Diciamo che né io né lei crediamo che questo tipo di cose normali (stare insieme pubblicamente con tanto di stati su Facebook e dichiarazioni ufficiali di non so cosa), ma a me piacerebbe adeguarmi, per una volta. Solo per vedere le facce scandalizzate di chi vedrà due ragazze -- nessuno tranne lei e V sa che io non lo sono -- stare apertamente insieme. Dovrò proporglielo, sarebbe divertente.

La definizione del nostro rapporto è che lei è la persona più importante che ho (vabbé, senza dimenticarci di mamma e papà) e la cosa è reciproca. Ci capiamo, ci sosteniamo, sappiamo forse troppe cose l'un* sull'altra. Anche se forse io so più cose di lei di quante lei ne sappia di me, ma sst, questo è per le ore di chiacchierata psicanalitica.

Di lei sono anche stat* innamorat* in modo adolescenziale. Cioè, per una settimana, alla fine della scuola. Ero tutt* gelosia, dipendenza psicologica e masochismo assoluto, pensavo che sacrificarmi alla causa M fosse l'unica cosa giusta da fare. Poi è passato, non senza lasciarsi alle spalle fastidiosi effetti collaterali, e ora il rapporto è paritario.

Anche lei ha provato qualcosa di simile per me, ad Aprile. Quindi, in effetti, il rapporto è davvero paritario.

 

Diciamocelo chiaro e tondo: era ora. Io non sono cambiat*. Sono riuscit* a sembrare, per la prima volta, quello che sono. Mi metto in gioco. E nemmeno innamorarmi in quel modo mi ha reso divers*, anzi, mi ha fatto capire molte cose di me e del mondo.

È vero, io sono comunque io, e sono una persona malinconica. In autobus sto zitt* e guardo fuori dal finestrino, per strada cammino di fretta anche senza una destinazione precisa -- cosa da modificare n. 1 -- , sono fondamentalmente pigr*; ma quando capita, ora mi metto in gioco, e ci guadagno anche esperienza. Forse qualcuno inizierà a darmi retta anche se non ho nemmeno quindici anni.

Ecco, questa mancanza di fiducia da parte di voialtri anziani disillusi è l'unica cosa che va storta nel campo sociale.

 

Ora vi lascio, devo scrivere. Mannagg', in un anno ho scritto così dannatamente poco -- o meglio, ho scritto e poi cancellato. Fiducia nelle mie capacità, saltami addosso, per favore.

Vi cito solo una frase bella e un po' out of topic dal mio telefilm preferito.

 

Un amore non corrisposto è un amore meraviglioso, perché non dovrà mai cambiare, non dovrà mai crescere e soprattutto non dovrà mai morire.

― Vince, Queer as Folk 

 

 

PS: mi dispiace per l'assenza. Perdonatemi, ma il tempo fugge troppo velocemente, soprattutto quando si è in vacanza.

 

Morg